È capitato a tutti, almeno una volta, di prendere parte ad un colloquio di lavoro. Si tratta, soprattutto per chi è alle prime armi, di un momento che implica tensione e agitazione: ci si chiede se faremo bella figura e se saremo in grado di rispondere a tutte le domande che ci porrà il responsabile del personale.
Ci esercitiamo a casa, davanti allo specchio, a rispondere a domande come “quale ritieni che sia il tuo punto debole?” o “come ti vedi da qui a dieci anni?”, immaginando scenari catastrofici, ma una volta che il ghiaccio si è sciolto, tutto è in discesa… finché, proprio quando sembra tutto finito, non arrivano le fatidiche 5 parole seguite da punto di domanda: “hai qualche domanda da farmi?”.
Cala il silenzio.
Anche se potrebbe sembrare, non si tratta di una domanda semplice, implica infatti un interesse e una conoscenza approfondita dei valori e della missione dell’azienda per cui ci si è candidati e un’esperienza pregressa in altri ambienti lavorativi, ma niente panico!
La rivista Fortune ha stilato per noi una lista di
10 possibili domande da usare per fare bella figura ad un colloquio e per impressionare l’esaminatore:
- Qual è la caratteristica più importante richiesta per avere successo in questo ruolo?
- Come descriveresti la squadra con cui lavorerei in questo impiego?
- Questa è una nuova posizione? In tal caso, quale valore aggiuntivo ti aspetti che qualcuno offra in questo ruolo?
- Cosa è più importante nei miei primi 12-18 mesi qui? Ci sono obiettivi specifici o traguardi che vorresti che siano raggiunti immediatamente?
- Quali sono alcune delle maggiori sfide che dovrò affrontare in questo lavoro?
- Cosa ti entusiasma di più del futuro dell’azienda?
- Quale consideri sia la maggiore opportunità / area di crescita dell’azienda?
- Nel valutare le altre principali aziende del tuo settore, chi è il tuo principale concorrente, dal tuo punto di vista? Perché?
- Cosa ti ha spinto a decidere di unirti a questa azienda? Cosa ti ha convinto a restare?
- Quali sono i prossimi passi?
Ovviamente, a meno che non stiate partecipando a una serie di colloqui o ad uno molto lungo (come le famose sessioni giornaliere di Google), non avrete tempo per 10 domande:
Quali sono, dunque, le più importanti?
Bisogna prima di tutto pensare a ciò che conta di più per noi, se è la possibilità di lavorare con un leader del settore o se la società condivide i nostri valori e concentrarci su questo.
Tre domande essenziali potrebbero essere la # 1, la # 2 e la # 9.
- La prima mostra che siete curiosi di capire come brillare nel lavoro, e questo ai datori di lavoro piace perché staranno sicuramente cercando persone che vogliono aggiungere valore all’azienda.
- La seconda domanda dovrebbe darvi un’idea delle persone con cui trascorrerete le vostre giornate lavorative. Che tipo di ambiente quotidiano è? Vi sentirete a vostro agio e starete abbastanza bene per prosperare lì?
- Potrebbe, infine, non esserci un indicatore migliore di quello riportato nella domanda n. 9: una società può dire qualsiasi cosa sul suo sito Web, ma nessuno come un responsabile delle assunzioni, può darvi una prospettiva reale su com’è lavorare lì.
A proposito invece di “domanda da non fare”: non chiedete informazioni facilmente disponibili sulla pagina web dell’azienda, questo dimostra agli intervistatori che non vi siete interessati abbastanza!
In generale, un consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di non rimanere muti, non abbiate paura di chiedere e di informarvi, i recruiter preferiscono trovarsi davanti persone realmente interessate!
Come diceva Voltaire:
Giudica un uomo dalle sue domande, piuttosto che dalle sue risposte.