La condivisione di un open space o di un piccolo ufficio è sicuramente stimolante sotto molti aspetti, ma spesso può dar vita a qualche insofferenza tra colleghi. Per il quieto vivere, dunque, è meglio imparare a gestire queste situazioni venendosi incontro per poter lavorare con serenità e preservare il proprio benessere psico-fisico. Uno degli argomenti che ogni anno porta più scompiglio in ufficio è la regolazione dell’aria condizionata: c’è chi la vuole sempre accesa e chi invece proprio non la sopporta.
Secondo le statistiche, la gestione del condizionatore è fra le maggiori cause di litigio tra colleghi. In particolare sono le donne a soffrire l’accensione dei climatizzatori (n.d.r io compresa!)… Si passa dalla collega che brontola in continuazione a quella che, senza troppe parole, indossa strati su strati di abiti, per comunicare la sua insofferenza per le temperature troppo basse.
Come gestire l’aria condizionata in ufficio
Il parametro di riferimento generale è che quando la temperatura esterna supera i 30 gradi, l’aria condizionata non dovrebbe raggiungere la soglia artica. L’ideale sarebbe che il condizionatore fosse regolato tra i 24 e i 26°, evitando così escursioni termiche troppo brusche quando si cambia stanza o quando si esce dall’ufficio. Il freddo eccessivo rischia infatti di farti contrarre più facilmente virus.Meglio quindi placare la gradazione equatoriale del tuo corpo, con una temperatura del condizionatore che non induca l’insorgenza di malattie virali o altre infezioni.
Ecco le regole per convivere meglio in ufficio, con o senza aria condizionata:
1) E’ importante sostenere il bene comune di un gruppo e mettere in secondo piano i bisogni personali. Questo non vuol dire rinunciare ad un bisogno, ma condividere la problematica e trovare una soluzione condivisa;
2) Se qualcuno soffre più di un altro l’aria condizionata, l’importante è non trovarsi nella postazione sbagliata. Avere l’aria puntata contro può essere molto fastidioso: la soluzione ideale è scegliere un posto al riparo dal gelo;
3) Dal caldo torrido ci si può difendere anche bevendo molta acqua e assumendo cibi freschi. Non risolvono nell’immediato il problema, ma aiutano a sopportarlo meglio;
4) Un’alternativa all’aria condizionata, se la giornata lo permette, possono essere le finestre. Se si aprono e si crea un po’ di corrente, con le persiane a filtrare i raggi del sole, si ha un’arma alternativa per affrontare l’afa
“L’aria condizionata è un prodotto della civiltà, ma io mica mi posso prendere una polmonite civile.”
(Totò)