La ricerca di un lavoro può essere fonte di grande stress. Hai lo stomaco che si contorce, sei nervoso, stanco e non ne puoi più della gente che non ti richiama dopo un colloquio, dell’intervistatore che interrompe la video chiamata con una scusa o degli annunci che si rivelano una truffa.
Una montagna russa di emozioni, insomma, con grandi momenti di sconforto inframmezzati da promettenti sprazzi di speranza.
Ecco 5 tra i più comuni fattori di stress per la ricerca di lavoro:
- Essere impaziente: Cercare un nuovo lavoro è un lavoro in sé. Ci vuole tempo per trovare quello giusto, mentre spesso si ha fretta di ottenere risultati e questo genera stress!
- Sentirsi sopraffatti: La tua ricerca, soprattutto se sei disoccupato, non si ferma mai. Cercare tra gli annunci, selezionare quelli che ritieni interessanti, mandare curriculum, fare interviste, aspettare un resoconto, ricominciare a cercare. È facile sentirsi sopraffatti in questo ciclo infinito.
- Lasciare che l’ansia abbia la meglio: Quando sei disperato è facile sentirsi incapaci. Le persone stressate o depresse tendono a non prendersi cura di sé come farebbero normalmente. Tendono a non voler più uscire, a limitare i contatti sociali, a diventare aggressive e nervose.
- Il confronto con la concorrenza: Sai che ci sono tantissime persone che vorrebbero ottenere quel posto di lavoro e che vogliono vincere a tutti i costi. Il solo pensiero di essere confrontato con mille altri candidati ti fa salire l’ansia e la voglia di rinunciare a tutto.
- Da un lavoro all’altro: Hai deciso che vuoi cambiare lavoro, ma non sai come fare a cercare essendo sommerso di scartoffie fino a tardi. Come farai a trovare qualcosa o a fare delle interviste mentre stai già lavorando?
Insomma, cercare lavoro è importante, certo, ma spesso questa ricerca può diventare una vera e propria ossessione, uno stress che non ci fa bene e riduce le nostre possibilità di trovare un impiego.
Come liberarsi dallo stress della ricerca di lavoro?
Di seguito 5 consigli per salvaguardare il proprio benessere psico-fisico e raggiungere, infine, l’agognato obiettivo?
- Essere preparati –Mettersi nell’ottica che, a settimane in cui si riescono a fissare dei colloqui e si ricevono risposte alle proprie email, potranno seguire settimane di vuoto cosmico è un buon esercizio preliminare. Nei momenti “no” potrete infatti dirvi: “Sapevo che ci sarebbero stati giorni in cui non accade nulla e oggi è semplicemente uno di quei giorni”. Una mancata risposta o un’email che si fa attendere un po’ troppo a lungo non dovrebbero essere prese come uno smacco personale. Bisogna invece mettere le cose in prospettiva: in quel momento specifico il reclutatore potrebbe semplicemente essere assorbito da altre priorità.
- Organizzarsi – Per non sprecare tempo e risorse, e rendersi conto di come sta andando la ricerca, è importante stabilire i propri obiettivi giornalieri e settimanali. Fissare in agenda ciò che c’è da fare (telefonate, appuntamenti, aggiornamento e invio del curriculum vitae), spuntando quanto fatto e annotando i progressi compiuti, rappresenta inoltre un utile supporto psicologico, che evita di andare in confusione o di concentrarsi solo sui rifiuti o sui silenzi ricevuti, contestualizzandoli nel quadro più ampio della ricerca. I primi obiettivi da darsi potrebbero essere, per esempio: dedicare un giorno della settimana a cercare aziende o persone da contattare; mobilizzare i contatti personali che potrebbero essere utili per trovare lavoro; preparare un certo numero di lettere di presentazione, personalizzandole per azienda o settore; prepararsi mentalmente a incontri e colloqui.
- Cercare supporto –Informare le persone della propria cerchia sui progressi, i fallimenti e gli ostacoli che si incontrano nella ricerca di lavoro. Questo il primo passo, perché la famiglia e gli amici possono essere una gran fonte di supporto. Importante anche fare gruppo, confrontarsi con chi è nella stessa situazione e iscriversi a gruppi (reali o virtuali) per incontrare nuove persone, scambiare suggerimenti e incoraggiarsi a vicenda. Spesso è proprio grazie agli altri che si riescono a trovare nuove occupazioni e quindi fare due chiacchiere può diventare la carta vincente, magari non per il lavoro che stavate cercando ma per scoprire nuove opportunità. Insieme alla vicinanza di amici e parenti, può essere utile avere l’aiuto di un “career coach” (un esperto di carriera). Le agenzie di lavoro, per esempio, svolgono proprio questo ruolo e possono rappresentare un buon trampolino di lancio o un buon modo per rimettersi in gioco nel mondo del lavoro.
- Staccarsi dal PC –Tra la modifica del curriculum, la stesura di lettere di motivazioni, il monitoraggio delle offerte disponibili e tutte le ricerche necessarie su blog e forum aziendali, è fondamentale concedersi del tempo per staccare e dedicarsi al corpo e alla mente. Attività come l’esercizio fisico o ascoltare la propria musica preferita possono infatti aiutarvi a ricaricarvi di nuova energia. Non bisogna quindi sentirsi colpevoli se ci si concedono dei momenti di relax, perché aiutano a ricaricare le batterie e a guardare le cose con maggior lucidità. Inoltre, se è vero che il pc è un buon modo per cercare società e opportunità, una ricerca di un’occupazione solitamente combina più di un approccio. È vitale farsi conoscere, l’incontro e lo scambio con altre persone sono fondamentali per avere successo.
- Seguire i propri sogni -Il sogno di molti laureati o delle persone che cambiano lavoro è quello di trovare subito il lavoro perfetto. Tuttavia, sappiamo bene che spesso questo non accade o almeno, non subito! Infatti è molto più facile che il lavoro ideale si ottenga andando avanti, dopo aver accumulato le capacità e le esperienze necessarie. Si sta facendo un lavoro che non piace? Non bisogna demotivarsi, potrebbe essere utile ad acquisire nuove abilità. Per esempio, un posto da cameriere può aiutare a sviluppare quelle competenze relazionali sempre più richieste. Consiglio di HR: non preoccupatevi se il vostro curriculum presenta lavori poco attinenti l’uno all’altro. Avere più esperienze è molto meglio che non averne affatto.
“Lo stress viene da dentro; è la tua reazione alle circostanze, non le circostanze stesse.” Brian Tracy
Cercare un lavoro è un lavoro, ma proteggersi dallo stress che ne può derivare è un dovere così come il volersi bene!