Jova Beach Party: plastica, ecologia e diritti dei lavoratori


In questi giorni la parola #PlasticFree è sulla bocca di tutti. Voi penserete: “cosa c’entra la plastica con la tutela dei lavoratori?”

Non siamo impazziti, ve lo spieghiamo subito!


Da circa due settimane è iniziato il tour estivo di Jovanotti (NOI SIAMO SUPER FAN), che farà tappa in diverse spiagge italiane.

Il Jova Beach Party ha  l’obiettivo, non solo di intrattenere il pubblico con la sua musica e la sua energia, ma anche di sensibilizzarlo sul tema della tutela ambientale.

Questa volta, però, anche Jova non ha preso qualche nota e l’opinione pubblica si è subito fatta sentire.
La gestione dei rifiuti durante questi eventi è stata infatti affidata a “volontari”, ovviamente come lo stesso termine lascia intuire, non retribuiti, che lavorano dalle 10 alle 16 ore al giorno, ricevendo in cambio il diritto di entrare, un buono per acqua e un panino e un “gadget speciale”.

La definizione di volontariato è: “un’attività di aiuto gratuito e spontaneo verso persone in condizioni di indigenza o che necessitano di assistenza oppure per fronteggiare emergenze occasionali o prestando opera e mezzi nell’interesse collettivo in maniera individuale o collettivamente in associazioni costituite per specifici scopi benefici.” ed è noto a tutti che le organizzazioni di volontariato si mantengono economicamente grazie a: contributi degli associati, contributi di privati, contributi di enti pubblici, contributi di organismi internazionali, donazioni.


Basta una giusta causa per non remunerare l’attività lavorativa delle persone?

Voi cosa ne dite?
Non fraintendeteci, sicuramente tenere pulite le spiagge è un’attività solidale, non lo stiamo contestando, ma solo se prestata senza fini di lucro e con esclusivi fini di solidarietà.
A nostro avviso, un evento che raccoglie 2 milioni e 400 mila euro di incassi in una sola data (con la sola vendita dei biglietti, senza contare il resto) non può nascondersi dietro ad una magliettina #GoGreen per rendere più accettabile l’impiego di persone a titolo gratuito.
Le questioni relative all’ambiente sono sicuramente di importanza vitale, ma la stessa sensibilità dovrebbe esserci verso i diritti civili delle persone. Sono due temi egualmente importanti ed entrambi meritano la massima attenzione.
Tuttavia, pensiamoci, la tutela dei diritti dei lavoratori rappresenta la base su cui costruire una società coesa e inclusiva, senza la quale sarebbe impensabile costruire una seria politica ambientale per il futuro.

Se vi va, dateci la vostra opinione!