Pillole di diritto del lavoro: ILR con contratto a chiamata e part-time

Si sa, il diritto del lavoro non è una materia semplice ed è in continua evoluzione.
In un momento come questo, in cui i cambiamenti la fanno da padroni, abbiamo dunque pensato di rivolgerci ad un’esperta in materia, l’Avvocato Bazzana – Marcoli, per aiutarci ed aiutarvi a fare un po’ di chiarezza.

Il tema che abbiamo deciso di trattare oggi, in risposta alle vostre numerose richieste di approfondimento, è di nuovo il lavoro ridotto. Ecco la nostra domanda:

Le persone con contratto “su chiamata” o che lavorano “part time” hanno diritto alle indennità per lavoro ridotto?

“Hanno diritto all’ Indennità per Lavoro Ridotto i dipendenti assunti con un contratto a tempo indeterminato (che adempiono le condizioni indicate alla LADI). Il fatto che il dipendente lavori a tempo parziale quindi non incide sul suo diritto alle indennità in caso di perdita di lavoro computabile.

Dal 28 ottobre 2020 (applicazione retroattiva al 1 settembre 2020), anche i lavoratori “su chiamata” impiegati a tempo indeterminato (e impiegati da almeno 6 mesi) hanno diritto alle indennità per lavoro ridotto.

ULTIMI AGGIORNAMENTI:

Il 20 gennaio 2021 il Consiglio federale ha attuato le modifiche alla legge COVID-19 introdotte lo scorso dicembre e ha ampliato il catalogo delle misure già esistenti nell’ambito del lavoro ridotto: il diritto all’ILR viene esteso alle persone impiegate a tempo determinato e agli apprendisti. L’estensione del diritto è applicabile dal 1° gennaio fino al 30 giugno 2021.
Inoltre, il Consiglio federale, nonostante i ripetuti interventi di Swissstaffing e delle organizzazioni mantello, ha rinunciato ad estendere il lavoro ridotto ai lavoratori temporanei.
(fonte: Segreteria di Stato dell’Economia SECO)

Se avete qualche dubbio o volete chiarezza su questo e/o altri temi, non esitate a contattarci, saremo lieti di darvi qualche consiglio.