Le soft skill rivelano il potenziale di un candidato. Anche se, come ben sappiamo, ogni colloquio è un caso a sé, Linkedin ha individuato un elenco di domande per ciascuna skill che può aiutare a strutturare le interviste in modo uniforme, così da rendere più imparziale il processo di selezione.
Le soft skill che contano di più variano da un’azienda all’altra, ma c’è spesso una sovrapposizione.
Ecco le 6 soft skill principali, in ordine di importanza secondo gli hiring manager:
- Adattabilità
- Apporto culturale
- Collaborazione
- Leadership
- Potenziale di crescita
- Priorità
Ladership
Anche se attualmente non si sta selezionando per un ruolo di leadership, è opportuno assumere sempre persone capaci di ispirare. Non si sa mai: la persona che assumi oggi potrebbe diventare il prossimo CEO dell’azienda.
Le organizzazioni con leader di alto livello hanno molte più probabilità di fare meglio concorrenza. A contribuire al successo dell’azienda infatti non sono solo le competenze e la vision del leader, ma anche la sua capacità di ispirare, motivare e liberare il potenziale degli altri dipendenti. Al contrario, i leader inadatti possono demotivare il team, diminuirne l’efficienza e innescare abbandoni.
Si stima che il 50% dei dipendenti lascia un lavoro per fuggire da un capo inadatto.
Indipendentemente dal ruolo per cui si sta facendo selezione, dunque, è sempre utile valutare anche le capacità di leadership del candidato.
5 domande sulla leadership da fare a colloquio:
1. Mi parli dell’ultima volta in cui qualcosa di importante al lavoro non è andato secondo i piani. Qual era il suo ruolo? Qual è stato il risultato?
Cosa notare → Riflessione ponderata e un forte senso di responsabilità. I veri leader non cercano di addossare la colpa agli altri, ma considerano cosa avrebbero potuto fare diversamente.
2. Descriva una situazione in cui ha dovuto convincere qualcuno a vedere le cose come le vede lei. Quali passaggi ha eseguito? Quali sono stati i risultati?
Cosa notare → Un buon leader rafforza la sua credibilità offrendo prove concrete a sostegno del suo punto di vista, anziché agire come se ne sapesse più degli altri.
3. Mi parli di una volta in cui si è sentito leader. Cosa ha fatto e come hanno reagito gli altri?
Cosa notare → Consapevolezza di come i suoi comportamenti influiscano sulle altre persone. Si attiene a standard elevati e funge da ispirazione per il team.
4. Mi parli della decisione più difficile che ha dovuto prendere negli ultimi sei mesi.
Cosa notare → Attenta valutazione delle conseguenze. Un buon leader chiede consigli quando serve, ma non ha paura di prendere la decisione finale.
5. Le è mai capitato di dover “vendere” un’idea ai suoi colleghi o al suo gruppo? Come lo ha fatto? Quali sono stati i risultati?
Cosa notare → Determinazione, senza essere prevaricante; capacità di aprire un dialogo e di ascoltare i dubbi degli altri con l’obiettivo di mettere tutti d’accordo.
Cosa ne pensate? Utilizzate già questo tipo di domande durante un colloquio?
Settimana prossima vedremo insieme la quinta soft skill: Potenziale di crescita
“Il vero leader non è il più forte o il più bravo, ma è quello che aiuta gli altri ad essere più forti e più bravi.”